Migliaia di bambini, come Gabriel ed Esther, sono soli, senza nessuno che si prenda cura di loro. Hanno bisogno di cure e di sostegno subito.
È urgente aprire un ambulatorio a Masina III, che rispetti i criteri d’igiene basilari per fronteggiare le condizioni di salute della popolazione congolese.
In Congo la quasi totalità della popolazione vive sotto la soglia minima di povertà e questo rende impossibile accedere alle cure mediche.
L’inizio di un nuovo anno è un dono prezioso. E quale modo migliore di festeggiare se non quello di donare salute e speranza a un bambino.
I bambini e ragazzi accolti della Missione Amore e Libertà in Congo, a Kinshasa, sono solidali e vicini all’Italia per il difficile momento che sta vivendo.
Il volontariato è un atto di grande amore e coraggio, capace di arricchire e cambiare la vita di ogni persona.
Inizia oggi, fino al 31 ottobre, la campagna “Salva un Bambino”, per accogliere in famiglia i bambini rimasti soli e far vivere loro un’infanzia felice.
Dopo l’Amazzonia anche il Congo e l’Angola sono in fiamme. I due polmoni verdi del pianeta, le aree più ricche e incontaminate, stanno bruciando.
Quella del Congo è una storia segnata da conflitti e criminalità che hanno creato nel tempo necessità umanitarie come malnutrizione, povertà, analfabetismo.
L’Agenda Onu sullo Sviluppo Sostenibile vuole guidare gli stati a intraprendere percorsi di miglioramento delle condizioni di vita della società civile.
Nel 2016 il Congo approva la modifica del Codice della Famiglia del 1987. Ma solo dopo 2 anni, nel 2018, si sono avuti i primi reali cambiamenti con lo sblocco delle Adozioni Internazionali.
Tutti i dispositivi elettronici sono alimentati da batterie fatte da Cobalto. Ma nessuno sa che ad estrarlo, in miniere illegali e senza alcuna sicurezza, sono bambini.