Congo: Emergenza Ebola

UN'EMERGENZA SENZA PRECEDENTI

L’attuale epidemia di Ebola è la decima divampata in Congo è la più grave nella storia del paese dal 1976, quando venne segnalato il primo focolaio. L’epidemia è esplosa nel nord del paese, nella regione del Nord Kivu, nella provincia di Beni. Un’area afflitta da decenni dalla guerra.

Ed è proprio il fatto che la nuova epidemia di ebola sia esplosa in una zona dove gli scontri armati sono all’ordine del giorno, le vie di comunicazione insicure e provvisorie e le condizioni igienico sanitarie assolutamente precarie, a far temere, che il dilagare dell’infezione potrebbe essere incontrollabile e avere delle conseguenze devastanti per la popolazione.

L’ultima volta che il mondo si è trovato ad affrontare una grande epidemia di Ebola fu nel 2013. L’infezione all’epoca coinvolse gli stati del Golfo: Liberia, Sierra Leone e Guinea e provocò la morte di 11.300 persone. Ed è proprio il ricordo di quanto è accaduto in passato a far temere il peggio.

Peter Salama direttore generale aggiunto dell’Oms, ha dichiarato: “la cattiva notizia è che questo ceppo di ebola, è la variante più letale. La buona notizia è che disponiamo, anche se in forma sperimentale, di un vaccino”. Poi Salama ha aggiunto che, stando alle analisi fatte, il rischio posto dall’attuale epidemia è alto a livello regionale e non mondiale.

Il primo gennaio 2019 il Ministero della salute del Congo ha segnalato su Twitter 602 casi di malattia, 554 confermati e 48 probabili. 366 persone sono morte, 205 curate e si indaga su 54 casi sospetti. Durante i giorni precedenti erano state identificate 4 persone e 3 morti per la malattia causata dal virus Ebola.

Per contenere e contrastare l’epidemia sono state vaccinate 53 917 persone. Tuttavia, nonostante le misure preventive il contesto politico, umanitario e geografico del Congo fa temere il peggio. E la preoccupazione rimane molto alta anche nei due Paesi confinanti Uganda e Ruanda che, nel caso di una diffusione massiccia della malattia, potrebbero essere i primi paesi attaccati.

Fonte Foto: joynews.co.za

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